lunedì 11 marzo 2013

Il "particulare" del Guicciardini e l'inaugurazione (/i) dell' anno giudiziario 2013 - Relazione Pres. Giovannini -



Care lettrici, cari lettori,

qui trovate il link dove leggere/scaricare il discorso d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2013 del nuovo Presidente del Consiglio di Stato, Giorgio Giovannini.
A loro volta, anche i singoli T.A.R. disseminati per le Regioni italiane provvederanno a breve ad inaugurare i rispettivi "anni giudiziari".
Non vi ricorda questa prassi quel famoso "particulare", riferito all'italica stirpe, del Guicciardini...?

"[...] Anche il Guicciardini, come il Machiavelli, crede che l'uomo sia un fenomeno della natura soggetto a leggi fisse ed immutabili, ma, a differenza del grande amico, ritiene che l'uomo sia naturalmente portato più al bene che al male e se fa nella realtà più spesso il male che il bene, ciò è dovuto al fatto che le tentazioni sono tante e la coscienza umana debole, ma ancora di più al fatto che proprio facendo il male l'uomo riesce più facilmente e più spesso a realizzare il proprio tornaconto. Questo tornaconto personale, che il Guicciardini chiama "particulare", è in effetti la molla che fa scattare tutte le azioni umane: esso il più delle volte corrisponde al benessere materiale, al potere, ma può anche nobilitarsi corrispondendo all'interesse dello Stato, alla gloria, alla fama. Per realizzare il "particulare", sia in senso politico che in senso domestico, non è possibile rifarsi alla storia e trarre insegnamenti da fatti già accaduti per risolvere i fatti del presente, perché nella storia i fatti non si ripetono mai: anche quando una circostanza presente sembra riflettere un episodio della storia passata, in effetti la situazione attuale è ben diversa, diversi essendo gli uomini che si trovano ad affrontarla. Quindi non c'è da sperare in una scienza della politica, ma contare esclusivamente sulla propria "discrezione", cioè una qualità innata nell'uomo, ma che solo pochi posseggono in misura rilevante, che fornisce la capacità di intuire di volta in volta la scelta da operare, la strada da percorrere, per realizzare il proprio vantaggio e difendersi dai pericoli della vita. [...]". Dal sito www.filosofico.net.

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