CULTURA:
la condanna dei giuristi
è quella di pensare sempre a nuove albe
(dalle due prefazioni del 1970 e del 1988
dello storico manuale di "Diritto Amministrativo"
di Massimo Severo Giannini)
"La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere"
(Gustav Mahler)
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"L'autore risponde che occorre guardarsi dalle partizioni astratte di scienze e dalle generalizzazioni facili.
Il dubbio che lo assilla è un altro: ed è se convenga, per la scienza, fissare in un discorso scritto una realtà in divenire, compiendo un atto d'orgoglio che nega la necessaria umiltà che la scienza deve possedere proprio perché ormai naviga nel mattino di un dominio.
Ma è ora che l'antiautore ceda la parola all'autore".
(Prefazione del 1970 allo "storico" manuale di "DIRITTO AMMINISTRATIVO
di Massimo Severo Giannini)
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"Rileggo con malinconia la Prefazione della prima edizione.
Fu scritta quando mi illudevo, per il muoversi delle forze politiche di allora, che in breve il nostro Paese avrebbe potuto riguadagnare quel tempo così incoltamente sprecato prima, per allinearsi agli altri Paesi che come noi erano usciti perdenti dalla guerra.
In effetti, gli anni 70-78 avevano visto quattro grandi riforme; poi tutto il territorio è stato ripreso dal Sonno, sempre oblio dolce dei mali.
All'età cui il Tempo mi ha condotto non si aprono più né prospettive né di naufragi né aspettative di palingenesi, anche se la condanna dei giuristi è quella di pensare sempre a nuove albe.
Ma sono albe accorrenti e scomparenti".
(Prefazione del 1988 allo "storico" manuale di "DIRITTO AMMINISTRATIVO
di Massimo Severo Giannini)
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