lunedì 17 febbraio 2014

NOVITA': la programmata soppressione della giurisdizione amministrativa non può non passare per la previa riforma costituzionale.


NOVITA': 
la programmata soppressione 
della giurisdizione amministrativa 
non può non passare 
per la previa riforma costituzionale.


E come insegna il Prof. Picozza, in Italia "l'interesse legittimo è il cavallo di Troia della corruzione". 
Ma basta questa "provocazione" (che contiene una verità, sebbene parziale) per mandare in soffitta una posizione giuridica sconosciuta sì al diritto comunitario ma alla base del nostro ordinamento giuridico da quasi un secolo e mezzo?
Per l'attuale classe (nuova?) dirigente politica sembra di sì.
Ad aprile è in programma la soppressione della giurisdizione speciale amministrativa (due volte l'ha annunciata Prodi, anni addietro, quattro il nuovo premier Matteo Renzi); l'obiettivo è farla confluire in quella ordinaria
Bene: anche solo nel quomodo, come può anche solo pensarsi di effettuare una tale riforma della giurisdizione senza prima passare per le "forche caudine" di una profonda riforma costituzionale?
Senza quest'ultima non c'è dubbio che le nuove norme sono palesemente incostituzionali.

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