martedì 29 luglio 2014

PROCESSO: l'ordine di decisione dei motivi di ricorso (Cons. St., Sez. V, sentenza 28 luglio 2014, n. 4015).



PROCESSO:
 l'ordine di decisione dei motivi di ricorso 
(Cons. St., Sez. V,
 sentenza 28 luglio 2014, n. 4015).


Massima

1. Sebbene non possa negarsi l’esistenza di un significativo indirizzo giurisprudenziale che attribuisce al giudice amministrativo il potere di decidere l’ordine di trattazione delle censure proposte e di esaminare i singoli motivi, iniziando da quelli che in astratto sono idonei a determinare una più radicale illegittimità del provvedimento impugnato (senza che il ricorrente possa pretendere un diverso ordine di esame dei motivi stessi), non può tuttavia sottacersi l’esistenza di un altro, pur significativo e consistente indirizzo giurisprudenziale, che pone a fondamento del potere del giudice il principio della domanda, che resta nella disponibilità della parte che agisce e che determina pertanto l’ordine di trattazione delle censure.
L’adesione all’uno o all’altro indirizzo non è privo di effetti diretti e concreti sulla controversia. 
2.1 Facendo riferimento al caso di specie, si osserva infatti che la ricorrente in primo grado ha chiesto con il ricorso al T.A.R. di annullare l’aggiudicazione disposta in favore della concorrente controinteressata, evidenziando una serie di errori ed omissioni contenuti nell’offerta di quest’ultima che, se ritenuti fondati, le avrebbero consentito di ottenere direttamente l’aggiudicazione.
2.2 Solo in via subordinata (e quindi solo per l’ipotesi che non potesse conseguire l’aggiudicazione) la ricorrente ha l’annullamento dell’intera procedura di gara a causa dell’illegittima composizione della commissione giudicatrice.
3. E’ agevole rilevare che in tal modo il ricorso di primo grado conteneva due domande diverse, cui corrispondevano due diversi vantaggi e due distinti beni delle vita e che il vantaggio derivante alla ricorrente in caso di accoglimento dell’uno o dell’altro gruppo di censure non era indifferente, visto che altro è ottenere l’affidamento del contratto per la sistemazione idrogeologica di una porzione del centro cittadino, altro è avere la possibilità di partecipare ad una gara rinnovata con una futura eventualità di essere aggiudicatari.


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