lunedì 25 febbraio 2013

La corruzione irrompe nella Relazione orale del Presidente della Corte dei Conti all'inaugurazione dell'anno giudiziario (5 febbraio 2013).




5 febbraio 2013 - Corte dei conti - Aula Sezioni Riunite 

Inaugurazione anno giudiziario 2013



Alla presenza delle più alte cariche istituzionali il giorno 5 febbraio 2013 alle ore 11,00 nell'aula delle Sezioni riunite si è tenuta la cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2013. Il Presidente della Corte dei conti Luigi Giampaolino, ha svolto la relazione sull'attività della Corte dei conti nel 2012. Sono seguiti gli interventi del Procuratore Generale della Corte dei conti Salvatore Nottola e di un rappresentante del Consiglio nazionale forense. Questo è il link: Sito ufficiale della Corte dei Conti.


"[...].
6. Con riguardo, invece, alle misure per combattere la corruzione  politica ed amministrativa, emblematiche, sotto diversi profili, risultano  alcune disposizioni contenute nella legge 6 novembre 2012, n. 190.
E’  da tempo che si  è avuto modo di rilevare che la corruzione è divenuta da fenomeno burocratico/pulviscolare, fenomeno politico– amministrativo-sistemico. La risposta, pertanto, non può essere di soli puntuali, limitati, interventi  - circoscritti, per di più, su singole norme del codice penale - ma la risposta  deve essere articolata ed anch’essa sistemica.
Inoltre, la metamorfosi del fenomeno criminale della corruzione ha comportato un significativo mutamento della natura del disvalore dei fatti  di corruzione e del bene giuridico offeso.
In particolare, la natura sistemica della corruzione ha comportato un  ingigantimento del bene giuridico offeso e una rarefazione del contenuto  di disvalore dei singoli comportamenti di corruzione. In effetti, la  corruzione sistemica, oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon  andamento della pubblica amministrazione, pregiudica, da un lato, la  legittimazione stessa delle Pubbliche Amministrazioni, e, dall’altro – come  più volte la Corte ha evidenziato - l’economia della Nazione.
Da qui, l’importanza della parte amministrativa della legge 190/2012  che assume la portata di una riforma delle pubbliche amministrazioni ai  fini della prevenzione e della lotta alla corruzione, riforma che attende ora  la sua prova più difficile, quella della sua realizzazione.
Questa richiede intima convinzione di fondo, conoscenza delle  pubbliche amministrazioni nei loro vari livelli e nelle loro  variegate  conformazioni, fino a quelle più insidiose aventi un’ambigua e sovente  ingiustificata forma privatistica; consapevolezza dei contesti, anche  economico-finanziari nei quali esse operano; volontà e capacità di  incidere, lasciando al giudice penale - nonché al giudice contabile nella sua  specifica sfera  - l’opera, auspicabilmente sempre più eventuale,  di chiusura del sistema. [...]".

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