lunedì 4 marzo 2013

Vito De Russis, una "vox clamantis in deserto".



Vi riporto la corrispondenza email appena avuta con il Presidente dell'ADP (Associazione Diritti Pedoni) Vito de Russis. E' una vox clamantis in deserto. Ascoltiamolo, merita davvero la nostra attenzione.
Avessimo un rappresentante dei nostri interessi (particolari o generali: nelle assemblee condominiali come nel Parlamento quindi) preparato, entusiasta e combattivo come lui, l'Italia sarebbe diversa migliore.
Dopo la corrispondenza trovate l'articolo per esteso "money & money o Diritti & Dignità?
Grazie a tutti.
FF


Domanda
"Gentile Presidente ADP Vito De Russis,

sono l'avv. e dottorando Federico Frasca.
Apprezzo la Sua battaglia nel modo e nel contenuto.
Le volevo pertanto chiedere se era possibile pubblicare sul mio blog "L'amministrativista 2.0" il Suo intervento (http://amministrativista20.blogspot.it/?m=1).
In attesa di un Suo riscontro,
Le porgo cordiali saluti.

Avv. Federico Frasca"


Risposta
Gent.mo Avv. Federico Frasca,

la mia risposta è SI.
E, La ringrazio per questa sua volontà di "azione informativa" nella nostra società italiana che, solo recentemente, ha “conquistato”, nella graduatoria mondiale sulla Libertà di stampa, l’appartenenza alla lista dei Paesi “liberi”, ultimo posto. (Per diversi anni ha occupato i posti di alta classifica dei Paesi “parzialmente liberi”).
Gli avvocati, in Italia, complessivamente sono tanti (eufemismo). Può darsi che, tale affollamento, ci sia, anche, nel settore Amministrativo (Corte dei Conti, Consiglio di Stato, Tar, EE.LL., altri).
Tutte le medaglie hanno le due facce: la positiva e la negativa; mi auguro che, per Lei, l’eventuale affollamento sia considerato un fattore positivo.
Penso agli oltre 8.000 Comuni italiani. Secondo quanto sostenne pubblicamente un Giudice della Corte dei Conti, il 50% dei Comuni non presenta i bilanci; i rimanenti Comuni presentano i bilanci; di questi ultimi, sono illeggibili oltre il 60% ed il resto richiede molto lavoro per arrivare ad una conclusione. Il bilancio delle aziende operanti in Italia può essere falso entro certi limiti (così come l’atrazina), così decise l’Italia di Berlusconi (Previti) dopo gli scandali dei bond argentini e Parmalat. In quegli stessi attimi, l’amico USA di Berlusconi, George Bush (Kenneth Lay) ed il Congresso USA inasprivano le pene del falso in bilancio nel loro Paese con la legge Sarbanes-Oxley (fatta nei sei mesi concessi agli autori: un democratico ed un repubblicano) http://www.eguaglianzaeliberta.it/stampaArticolo.asp?id=541
In Italia, in questo momento, è in piena bagarre, nei Palazzi, l’uso scandaloso dei nostri soldi (tramite le tasse) da parte dei soggetti politici: sia attraverso i partiti, sia attraverso gli Enti Pubblici. Guardano, tutti, il volo della pagliuzza (il dito, i soldi) e non la trave (la luna, lo strumento) dove stanno sbattendo le loro teste. Sul “conflitto di interessi”, quanti avv. amministrativisti sono impegnati?
E’ senza “conflitto di interessi” il Parlamentare italiano che va in pensione/vitalizio in un tempo differente a quello stabilito da una legge da lui votata?
E’ senza “conflitto di interessi” il Parlamentare italiano che stabilisce “il rimborso spese elettorali” (1994) successivamente all’esito di un referendum popolare (1993) che stabilisce nessun finanziamento?
E’ senza conflitto il Parlamentare italiano che interviene sul contenimento del “costo del lavoro” (il più basso in UE) mentre intasca la più alta remunerazione nella UE?
E’ senza “conflitto di interessi” il Consigliere regionale che disattende il pagamento delle opere eseguite dalle ditta appaltatrici interviene sul contenimento del “costo del lavoro” (il più basso in UE) mentre intasca la più alta remunerazione nella UE?
Ho citato alcune “discrepanze” che possono dare, secondo me, molta attività lavorativa.

Con viva cordialità.

Vito De Russis

Articolo per esteso

money & money o Diritti & Dignità?

"L'attivazione (giugno 2012) della tratta metro B1, Bologna-Conca D'Oro - caso unico al mondo - ha complicato la già impossibile emergenziale mobilità nel IV Municipio. Si è potenziata la lobby del "parcheggio alle stazioni" e la lobby delle strisce blu. Gli Amministratori politici locali si muovono secondo il loro ruolo (maggioranza/opposizione) e secondo il tempo (calma/fase elettorale).
RomaToday ha dato "voce" a quelle lobby, a quei politici:
 
 
Ho inviato a RomaToday questo commento.
 
E' unica al mondo la "Linea"(?!?!) metro B1 di Roma, di km. 3,400 (e non 3,9), con 3 stazioni (progettata e messa in gara con 4 stazioni) per:  a) la lunghezza;  b) non avere treni navette;  c) assenza di orario programmato;  d) eccessivo costo, circa 110 mil €/Km.
Non ti alzi la mattina e decidi di fare le strisce blu - tariffazione della sosta - dove come e quando ti pare. 
Dove si fanno le strisce blu. 
Le strisce blu si fanno dove è garantito un "servizio" di Trasporto pubblico (TP) "forte" per l'intero territorio. Su quel territorio viene definita una "ZPRU - Zona di particolare rilevanza urbanistica" e rilevati gli indici di criticità (sosta notturna; variazione della densità di domanda; domanda non sistemica). Con TP "forte" si intende il sistema della rete su ferro ed i servizi di superficie con frequenze minori o uguali a 8 (OTTO) minuti. Ripeto: "La frequenza della B1 e di tutti i bus non deve superare gli OTTO (8) minuti." La B1, dopo 10 mesi di esercizio, non ha un orario stabilito. I bus di superficie, non avendo "corsie riservate", viaggiano in quel traffico che determina la "emergenza" oggetto del DPCM 4 agosto 2006 e che il Commissario delegato (con OPCM n. 3543 del 26 settembre 2006) deve urgentemente eliminare. Il ferro della B1, stazione Conca D'Oro, è al confine territoriale ovest del quadrante nord-est di Roma. Il rimanente ferro del IV Municipio (FM1) è sul confine nord ovest.
Vi sembra questo un territorio che ha i necessari parametri per acquisire la qualifica di "ZPRU" ed essere soggetta alla tariffazione della sosta?
Oppure è un territorio dove vanno realizzate - con la massima urgenza - le "corsie riservate", le "piste ciclabili", resi civili i marciapiedi, resi sicuri e legali gli attraversamenti pedonali, ripristinata la legalità (oggi sconosciuta)?
perchè non sforzarsi di realizzare un servizio TPL di superficie (bus) con scambio servizio TPL (B1, ferro) tale da "ridicolizzare" la pretesa di effettuare lo scambio veicolo privato - B1?
Nel territorio del IV Municipio le strisce blu aggiungono un pesante problema a quelli tragici già presenti che rendono invivibile la mobilità e la convivenza. 
Ridurre questa tragedia in problema di Corte dei Conti significa consolidare quell'emergenza in perpetuo. 
Qualche anno fa, invece, proprio sulle strisce blu a Roma si pronunciò il Tar del Lazio (Tar del Lazio Roma sez II n.218 del 2008 dep 28.5.2008 - (19954). Aprite questo link:

Chi ha imparato che il problema degli altri è uguale al mio, sà bene che sortirne tutti insieme è la politica mentre sortirne da soli è l'avarizia; e comprende che questo è il momento di battere il ferro, di rivendicare il diritto ad una completa, uguale e libera mobilità che si può realizzare attraverso un servizio di TPL non inquinante, capillare, attrezzato, sicuro e puntuale per rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, abili e diversamente abili.
Cordialmente.
Vito De Russis
n.q. presidente Associazione Diritti pedoni - ADP
(ADP è membro del CRC - Coordinamento Romano Ciclisti)


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