Da Piero Calamandrei a un giovane avvocato, 1935.
Tratto da "Elogio dei giudici scritto da un avvocato"
"Chi fu l'inventore del motto comodo e vile habent sua sidera lites, col quale, sotto decoroso manto latino, si vuol dire in sostanza che la giustizia e' un giuoco da non prendersi sul serio? Lo invento' certamente un causidico senza scrupoli e senza passione, che voleva con esso giustificare tutte le negligenze, addormentare tutti i rimorsi, scansare tutte le fatiche. Ma tu, o giovine avvocato, non affezionarti a questo motto di rassegnazione imbelle, snervante come un narcotico: brucia il foglio su cui lo trovi scritto; e quando hai accettato una causa che ti par buona, mettiti fervidamente al lavoro colla sicurezza che chi ha fede nella giustizia riesce in ogni caso, anche a dispetto degli astrologi, a far cambiare il corso delle stelle. Per trovar la giustizia, bisogna esserle fedeli: essa, come tutte le divinita', si manifesta soltanto a chi ci crede".
Nessun commento:
Posta un commento