lunedì 25 novembre 2013

CULTURA: l'iperspecializzazione (e Marc Augé)


CULTURA: 
l'iperspecializzazione
(e Marc Augé)



Breve riflessione.


I saperi oggi sono più che mai interconnessi. 
È ridicola la pretesa "anglosassone" dell'iperspecializzazione.
Se vale in generale figuriamoci per il diritto.
Troppo spesso ci si scorda che le categorie fondamentali con cui lavoriamo tutti i giorni sono filosofiche (il primo grande amministrativista italiano era un filosofo).
"Purus grammaticus purus asinus".
A forza di specializzarsi si sa tutto di niente.

Un collega ha dato un tocco di romanticismo letterario, a questa semplice riflessione, aggiungendo:

"Avevamo capito che le diverse esperienze intellettuali si addizionavano piuttosto che contrastarsi. Dunque eravamo relativamente colti e meglio armati di altri per metterci al riparo tanto dalla specializzazione estrema, che è il rifugio degli spiriti timidi, quanto dal vaniloquio generico a cui oggi si da spesso abusivamente il nome di filosofia."
(Marc Augé, Straniero a me stesso)

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