mercoledì 16 luglio 2014

CULTURA & APPALTI: l'offerta anomala secondo il Marchese di Vauban (Parigi, 17 luglio 1693).


CULTURA & APPALTI:
 l'offerta anomala 
secondo il Marchese di Vauban 
(Parigi, 17 luglio 1693).



Parigi, il 17 luglio del 1693

Eccellenza Ministro della Guerra,

abbiamo opere di costruzioni che trasciniamo da anni non mai terminate, e che forse terminate non  saranno mai.

Questo succede, Eccellenza, per la confusione causata dai frequenti ribassi che si apportano nelle  opere Vostre, perché va certo che tutte le rotture di contratti, così come i mancamenti di parola e il  ripetersi degli appalti ad altro non servono che ad attirarVi, quali Impresari, tutti i miserabili che  non sanno dove batter del capo ed i bricconi e gli ignoranti, facendo al tempo medesimo fuggire da Voi  quanti hanno i mezzi e la capacità di condurre un’impresa.

E dirò, inoltre, che tali ribassi ritardano e rincarano considerevolmente i lavori, i quali ognora più  scadenti diverranno.

E dirò pure che le economie realizzate con tali ribassi e sconti cotanto accanitamente ricercati,  saranno immaginarie, giacché similmente avviene per un Impresario che perde, quanto per un  individuo che s’annoia: s’attacca egli a tutto ciò che può, ed attaccarsi a tutto ciò che si può, in  materia di costruzioni, significa non pagare i mercanti che forniscono i materiali, compensare  malamente i propri operai, imbrogliare quanta più gente si può, avere la mano d’opera più scadente,  come quella che a minor prezzo si dona, adoperare i materiali peggiori, trovare cavilli in ogni cosa e  leggere la vita ora di questo ora di quello.

Ecco dunque quanto basta, Eccellenza, perché vediate l’errore di questo Vostro sistema;  abbandonatelo quindi in nome di Dio; ristabilite la fiducia, pagate il giusto prezzo dei lavori, non  rifiutate un onesto compenso ad un imprenditore che compirà il suo dovere.
 Sarà sempre questo l’affare migliore che Voi potrete fare.


Architetto Marchese di Vauban

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