giovedì 1 agosto 2013

CULTURA: un magnifico intervento del Collega Angelo Coccìa pubblicato oggi sul Gruppo "Gli Avvocati di Facebook". Chi porta la divisa la deve sempre onorare. Ricordiamocelo. E ricordiamolo a chi lo dimentica.



CULTURA: 
Chi porta la divisa la deve sempre onorare. Ricordiamocelo.
E ricordiamolo a chi se ne dimentica.

Pubblico un magnifico intervento del Collega Angelo Coccìa pubblicato oggi sul Gruppo "Gli Avvocati di Facebook".


"Caro poliziotto, sì, proprio tu. Tu che questa mattina alle 5.30 a Roma vicino a via Conca d'Oro dopo un inseguimento in macchina concluso con un disastroso incidente dell'inseguito, che ha terminato la sua corsa su una macchina in sosta, hai effettuato un arresto insieme ai tuoi colleghi: sirene, volanti, ambulanze; il quartiere si è svegliato e si affacciava a finestre e balconi attirato da quello "scaramazzo" di montalbana memoria. Poi, avanti a quel pubblico ancora insonnolito hai cominciato a dare il peggio di te: gridavi e bestemmiavi Dio e la Madonna cinque, sei sette e altre volte e ti sbraitando che tra un'ora avresti smontato (il turno) se non fosse stato per quello lì che hai dovuto arrestare. E allora ... avresti finito dopo l'orario che ti competeva. Certo, il verbale da compilare, gli accertamenti, probabilmente la direttissima in Tribunale questa mattina. Tutto questo ti ha scombussolato tuoi progetti. Purtroppo il tuo prezioso lavoro è stato infangato dal tuo inqualificabile comportamento blasfemo e fuori controllo totale da cui mi sono sentito profondamente offeso sia come cattolico che come cittadino. Nel momento in cui vesti quella divisa tu sei un pubblico ufficiale, rappresenti lo Stato e in quanto tale devi essere rispettato da tutti, tanto è vero che la legge ti tutela con il reato di "oltraggio". Ma proprio per tale qualifica e responsabilità non puoi permetterti assolutamente tu di oltraggiare o offendere gli altri. Questo è il tuo lavoro e tu lo sai. Lo devi accettare come tale altrimenti ne sceglievi un altro. Mi spiace, ma nulla può giustificare la pietosa scena cui ci hai sottoposti con le tue bestemmie urlate coram populo. Sono profondamente amareggiato e comunque non mi sento orgoglioso di essere difeso da forze dell'ordine che si comportano in questo modo. Rifletti e prendi esempio da tutti quegli altri tuoi colleghi che svolgono il servizio con vera professionalità e senso dello Stato senza cadere così in basso come tu hai fatto oggi".

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